In 12 titoli, il cinema di François Ozon, regista francese ancora relativamente giovane, 46 anni, ma che dal 1998 a oggi ha già firmato 13 lungometraggi (quasi un titolo all’anno), oltre a un certo numero di corti. Una produzione intensa, dunque, ma che non è mai andata a discapito della qualità, fino a imporre Ozon come uno dei migliori autori del cinema europeo contemporaneo. I suoi film, dal primo, Sitcom, all’ultimo distribuito in Italia, il recentissimo Nella casa, tracciano un percorso stilistico di grande coerenza, che mostra la capacità di Ozon di coniugare narrazione e sperimentazione linguistica, di raccontare storie e inventare personaggi sempre all’insegna di una sottile ambiguità, in grado di farci cogliere la presenza di quel mistero che sottende, complica, ma anche arricchisce la vita di tutti noi.
mercoledì 17 luglio 2013
ALLO SPAZIO OBERDAN: IL CINEMA DI FRANÇOIS OZON
In 12 titoli, il cinema di François Ozon, regista francese ancora relativamente giovane, 46 anni, ma che dal 1998 a oggi ha già firmato 13 lungometraggi (quasi un titolo all’anno), oltre a un certo numero di corti. Una produzione intensa, dunque, ma che non è mai andata a discapito della qualità, fino a imporre Ozon come uno dei migliori autori del cinema europeo contemporaneo. I suoi film, dal primo, Sitcom, all’ultimo distribuito in Italia, il recentissimo Nella casa, tracciano un percorso stilistico di grande coerenza, che mostra la capacità di Ozon di coniugare narrazione e sperimentazione linguistica, di raccontare storie e inventare personaggi sempre all’insegna di una sottile ambiguità, in grado di farci cogliere la presenza di quel mistero che sottende, complica, ma anche arricchisce la vita di tutti noi.