martedì 16 luglio 2013

allo Spazio Oberdan: LA STREGONERIA ATTRAVERSO I SECOLI E LA SCALA DI SATANA

DUE GRANDI FILM DA RESTITUIRE
(ANTEPRIMA EDIZIONE RESTAURATA)

dal 17 Luglio al 25 Luglio




Di Beniamin Christensen, regista poco noto a dispetto della sua importanza, proponiamo due titoli davvero rari e meritevoli di essere riscoperti: La stregoneria attraverso i secoli e La scala di Satana, quest’ultimo nella edizione restaurata nel 2011 dalla Cineteca Italiana a partire da materiali d’epoca conservati nei propri archivi.

Nato a Viborg in Danimarca, Christensen, dopo gli esordi in patria, si trasferisce in Svezia nel 1922 e qui realizza La stregoneria attraverso i secoli (t.o. Hȁxan, letteralmente “a strega”), uno dei più inquietanti “classici” della storia del cinema. Interpretato dallo stesso Christensen nella parte del Diavolo, da altri attori professionisti, tra cui la splendida Tora Teje, e da orripilanti vecchie reclutate in un ospizio di Copenaghen, La stregoneria è opera intrisa di spirito carnascialesco, rabelaisiano – non per nulla il suo autore era stato studente di medicina, cantante senza voce, mercante di vino.

Il film divenne non solo il maggiore successo del regista, ma anche un’opera pregnante nell’ambito del cinema fantastico, in grado di influenzare il cinema espressionista tedesco e lo stesso altro grande autore danese, Carl Theodor Dreyer, soprattutto per la sua focalizzazione storica sull’occultismo dal Medioevo al Novecento. Negli anni seguenti, Christensen lascia la Svezia per la Germania e poco dopo approda negli Stati Uniti, a Hollywood, dove realizza una trilogia di commedie del mistero, fra cui La scala di Satana (t.o. Seven Footprints of Satana, concosciuto in Italia anche come Sette passi verso satana).
 
Il film è come detto una commedia in cui gli elementi orrorifici si intrecciano a risvolti umoristici – con la figura dello Satana presa allegramente in giro – e conferma la maestria del regista nell’utilizzo di un’estetica visionaria e ricca di idee ancora di notevole modernità.