martedì 22 luglio 2014

Disoccupazione giovanile: coinvolgimento, riforma, adattamento

Esistono soluzioni concrete per i 5 milioni di giovani disoccupati dell'UE: questo è il risultato di uno studio compiuto dal Comitato economico e sociale europeo (CESE) e presentato alla sua 500a sessione plenaria (studio dal titolo "Attuazione delle politiche dell'UE per l'occupazione giovanile: la prospettiva della società civile"). L'Osservatorio del mercato del lavoro (OML) del CESE ha esaminato e valutato l'attuazione delle politiche dell'UE in materia di occupazione giovanile in sei Stati membri (Grecia, Croazia, Italia, Austria, Slovacchia e Finlandia), in stretta cooperazione con le organizzazioni nazionali dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei giovani. La situazione differisce ampiamente da uno Stato all'altro: il tasso di disoccupazione giovanile varia dal 58,3 % della Grecia al 9,2 % dell'Austria, ma lo studio mette l'accento su soluzioni comuni che tutti gli Stati membri dell'UE potrebbero adottare con successo.Lo studio ha esaminato i sistemi di garanzia per i giovani negli Stati membri selezionati ed è giunto alla conclusione che, con una buona attuazione in partenariato con le parti sociali e le organizzazioni giovanili, la garanzia per i giovani racchiude un grande potenziale per indurre riforme strutturali.